Cronaca del mondo feroce VIII

Connessione
Poi ci spingiamo in fondo, superiamo le mura per vedere cosa c’è oltre. Sappiamo di non trovarci molto, perché da quella parte la città finisce, e forse vogliamo soltanto arrivare di là e voltarci indietro a guardare il sistema di mura rosa che chiude la città vecchia e la ripara. Passiamo per vie strette, battute da uomini, moto e bestie, vie odorose di tutto, di spezie, di cavalli, di sudore, di menta, di fieno, di benzina, di terra, di ciuchi, di merda, di caldo. Camminiamo contro i muri, per recuperare un poco di ombra, e ci rovesciamo spesso dell’acqua sulla testa. Annusiamo. Penso che la vita di una città si misura anche e soprattutto dagli odori che emana, il grado di vita è direttamente proporzionale ai profumi delle sue strade e della sua gente. Se non c’è odore, la vita è finta, come da noi. Di vero c’è solo il gesto finto di occultare le proprie cose e il loro sapore. Marrakech odora invece in modo palese e smargiasso di uomini, di cibo e di tutte le attività che i suoi abitanti fanno durante le loro giornate. Odora spesso in modo sgradevole, come vicino alle concerie, ma odora in modo vivo. Sa di quello che bisogna fare per viverci, e nessuno osa protestare perché da una casa o da una bottega fuoriescono fumi o fragranze penetranti e antipatiche. Storia dell’Europa attraverso i suoi odori nel corso dei secoli. Storia dell’Africa. Continua a leggere “Cronaca del mondo feroce VIII”

Cronaca del mondo feroce VII

Dispersione
Faccio come se avessi ricevuto le monete, e ho il cappello pieno: posso continuare.
Sono tre scimmie, di diversa taglia. Sono incatenate alle braccia di tre marocchini in jeans e maglietta, e adesso mi stanno pesando sulle braccia e sulla testa. I tre uomini portano in giro le loro bestie per la piazza, le mettono addosso ai turisti per la foto e poi chiedono soldi. In Marocco tutti hanno qualcosa da proporre, e lo fanno con metodi bruschi, rapidi e spesso ineluttabili. Io ti offro di fare una foto con le mie scimmie, e dopo tu mi devi dei soldi. Non esiste il concetto – che cerco di spiegare senza successo – che, semplicemente, a me non me ne può fregare di meno di farmi fare una foto con una scimmia di cinque chili sulla testa (sul cappello), che non ho mai pensato di farmene fare una, e che non ho assolutamente intenzione di pagare per una cosa che non mi piace, che non ho chiesto e che mi è stata imposta. Continua a leggere “Cronaca del mondo feroce VII”